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Bandiere Blu: due in più per la Puglia. E Melendugno ritrova la sua
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Una soddisfazione non da poco, che per un attimo distoglie lo sguardo delle incertezze della stagione turistica ormai alle porte e carica di interrogativi pesanti quanto inestricabili.
Il riconoscimento è assegnato dalla Fee, Foundation fon Environmental Education, un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit con sede in Danimarca, fondata nel 1981 e attualmente presente in 76 Paesi nei cinque continenti, che ha come “mission” la diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale, in partnership con le Nazioni Unite.
Le Bandiere Blu sono assegnate a quelle località le cui acque di balneazione sono risultate “eccellenti” negli ultimi quattro anni, in base alle analisi fatte dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente, nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio, condotto dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente.
Ma, oltre ai campionamenti, sono ben 32 i criteri di valutazione presi in esame, tra cui il livello di raccolta differenziata, la gestione dei rifiuti pericolosi, la presenza di vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi.
E inoltre, spiagge dotate di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento, accessibilità per disabili, una buona rete turistica e alberghiera. Senza dimenticare anche una particolare attenzione all’educazione ambientale, rivolta alle scuole ed ai giovani, ai turisti e ai residenti.