Non si finisce mai di scoprire i gioielli del patrimonio artistico e culturale italiano, fonte inesauribile di bellezza. E c’è ancora molto da svelare e conoscere. Occasioni come i weekend organizzati dal Fondo Ambiente Italiano sono assolutamente da non perdere: si aprono al pubblico beni storici, naturali e architettonici solitamente non accessibili o poco conosciuti. È doppio l’appuntamento di quest’anno delle “Giornate Fai di Autunno”, due fine settimana anziché uno: sabato 17 e domenica 18 e il successivo, sabato 24 e domenica 25. Le delegazioni FAI della provincia di Lecce e di Brindisi invitano a visitare chiese e palazzi privati, un’opportunità davvero unica per chi non vuole rinunciare alla gioia dello stupore che dona la scoperta di posti sconosciuti a pochi passi da casa. Anche per questa edizione, ad accompagnare i visitatori sono gli apprendisti ciceroni, alunni delle scuole che raccontano storie, segreti e curiosità.
A Lecce si schiudono le porte della chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, uno degli edifici sacri ma meno conosciuti della città, con i suoi lineamenti medievali, il campanile a vela, la cesellatura della pietra e gli archetti pensili, della Fondazione Nino Rollo, che raccoglie e conserva l’opera dello scultore ancora da scoprire e valorizzare, di cui si potrà apprezzare una parte, guidati dalla moglie dell’artista, Valeria Capone, presidente della Fondazione e di palazzo Giaconìa, da poco tornato alla fruizione dei leccesi, fu costruito nel 1546 dal monsignore Angelo Giaconìa, vescovo di Castro, abitato per secoli da famiglie nobiliari cittadine.

Spostandosi a Nardò, sono due i beni in apertura straordinaria: il monastero di Santa Chiara, uno dei luoghi più misteriosi della città neretina, si svela ai visitatori tra leggende e fatti realmente accaduti e la chiesetta di Santa Maria dell’Alto, situata alle pendici di Portoselvaggio, la sua è una storia ammantata di fede e leggenda. Restando ancora nella provincia di Lecce, con “Paese che Fai…Grecìa che trovi” ci si tuffa nel Salento della cultura grika, a Soleto tra gli splendori della chiesa di Santo Stefano e la Guglia di Raimondello con la sua “magica” costruzione, mentre a Calimera è in programma un itinerario speciale tra edifici sacri e testimoni storici, architettonici e archeologici della Grecìa, accompagnati dagli alunni della Scuola primaria dell’Istituto comprensivo.

Il FAI di Brindisi propone la chiesa di Santa Maria del Casale, poco fuori dal centro cittadino, uno splendido esempio di stile romanico-gotico del XIII secolo. A Ostuni si può visitare la Masseria il Frantoio, dal 1500 fattoria di campagna, oggi azienda biologica, con il suo fiorito giardino all’italiana, l’orto e molto altro mentre a Fasano il chiostro dell’Ospedale “Umberto I” e il suo antico pozzo, splendido esempio di arte barocca, purtroppo in stato di abbandono, per questo ci si sta adoperando per farlo diventare uno dei prossimi “Luoghi del cuore” Fai e ricevere le sovvenzioni necessarie per il recupero.
Storie, curiosità, dettagli sugli orari di apertura e modalità per le visite dei luoghi sul numero di ottobre di quiSalento in edicola.