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Appuntamento con la bellezza, tornano le Giornate Fai di Autunno
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A Lecce si schiudono le porte della chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, uno degli edifici sacri ma meno conosciuti della città, con i suoi lineamenti medievali, il campanile a vela, la cesellatura della pietra e gli archetti pensili, della Fondazione Nino Rollo, che raccoglie e conserva l’opera dello scultore ancora da scoprire e valorizzare, di cui si potrà apprezzare una parte, guidati dalla moglie dell’artista, Valeria Capone, presidente della Fondazione e di palazzo Giaconìa, da poco tornato alla fruizione dei leccesi, fu costruito nel 1546 dal monsignore Angelo Giaconìa, vescovo di Castro, abitato per secoli da famiglie nobiliari cittadine.
Fondazione Nino Rollo a Lecce
Spostandosi a Nardò, sono due i beni in apertura straordinaria: il monastero di Santa Chiara, uno dei luoghi più misteriosi della città neretina, si svela ai visitatori tra leggende e fatti realmente accaduti e la chiesetta di Santa Maria dell’Alto, situata alle pendici di Portoselvaggio, la sua è una storia ammantata di fede e leggenda. Restando ancora nella provincia di Lecce, con “Paese che Fai…Grecìa che trovi” ci si tuffa nel Salento della cultura grika, a Soleto tra gli splendori della chiesa di Santo Stefano e la Guglia di Raimondello con la sua “magica” costruzione, mentre a Calimera è in programma un itinerario speciale tra edifici sacri e testimoni storici, architettonici e archeologici della Grecìa, accompagnati dagli alunni della Scuola primaria dell’Istituto comprensivo.
Monastero di Santa Chiara a Nardò
Il FAI di Brindisi propone la chiesa di Santa Maria del Casale, poco fuori dal centro cittadino, uno splendido esempio di stile romanico-gotico del XIII secolo. A Ostuni si può visitare la Masseria il Frantoio, dal 1500 fattoria di campagna, oggi azienda biologica, con il suo fiorito giardino all’italiana, l’orto e molto altro mentre a Fasano il chiostro dell’Ospedale “Umberto I” e il suo antico pozzo, splendido esempio di arte barocca, purtroppo in stato di abbandono, per questo ci si sta adoperando per farlo diventare uno dei prossimi “Luoghi del cuore” Fai e ricevere le sovvenzioni necessarie per il recupero.
Storie, curiosità, dettagli sugli orari di apertura e modalità per le visite dei luoghi sul numero di ottobre di quiSalento in edicola.