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A Torrepaduli, la notte più lunga del Salento

Quest’anno è silente la notte di San Rocco a Torrepaduli, ma certamente non meno carica di devozione.}

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All’origine c’era una semplice cappella, dove i fedeli veneravano San Rocco e il santo con il cagnolino spartiva di buon grado la devozione dei torresi con il vicino San Sebastiano. Dal Settecento, invece, San Rocco, protettore di Torrepaduli, ha il suo santuario.

Solitamente, si consuma ai piedi di questo edificio la notte più lunga dell’estate salentina, quella tra il 15 e il 16 agosto, tra ronde spontanee al ritmo di tamburelli, “zagareddhe” mosse dal vento e spade invisibili, quelle agitate dagli uomini, in uno dei balli più autentici e antichi della tradizione salentina, ereditato, secondo la leggenda, dagli zingari, quando le spade c’erano davvero e il ballo era in realtà un duello, in cui si rischiava la morte per un cavallo rubato o uno sguardo di troppo.

Quest’anno è silente la notte di San Rocco, ma certamente non meno carica di devozione. Si giunge, con meno clamore, ma non con meno fede, alle porte del santuario, ritornando sui passi dei pellegrini di un tempo, mercanti, devoti, che al santo “caminante” chiedevano grazia, protezione, un occhio di riguardo per la buona riuscita dei commerci e dei raccolti.

Le classiche ronde spontanee, che sbocciavano tra la folla, non ci saranno ma non è escluso che qualche sparuto musicista non rispetti l’appuntamento con la tradizione, per far riecheggiare il tamburello sul sagrato della chiesa, in attesa che il santuario schiuda le sue porte.




Non può che trovarsi in largo San Rocco, il santuario dedicato al santo “caminante” di Torrepaduli, una costruzione semplice, in muratura, dalla sobria facciata neoclassica, al centro di questa piccola grande comunità che vanta tradizioni custodite come oggetti preziosi e una vocazione agricola ancora viva e attiva, come testimonia il bel Museo della civiltà contadina, ospitato negli spazi di palazzo Pasanisi.

PER VISITARLI

Il santuario è in largo San Rocco, mentre il Museo della civiltà contadina è presso palazzo Pasanisi, in via Torricella, entrambi a Torrepaduli.

APERTURA

Il santuario è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 11 e dalle 18 alle 19, o su prenotazione al numero 339/7433157. Il museo è visitabile solo su prenotazione al numero 329/4378774.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

È indispensabile dotarsi di mascherina individuale e rispettare il distanziamento fisico di almeno un metro.






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