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Tribale e visionaria, è la Taranta "urban" di Shablo

Svelato il nuovo maestro concertatore della Notte della Taranta: il dj e produttore italo-argentino che spazia dal soul alla trap, dal rap all’elettronica d’avanguardia

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“Sono nato in Argentina, vengo dal profondo sud e ho origini lucane e con la direzione del Concertone il cerchio si chiude. Sono sempre stato affascinato dal tarantismo e dal valore terapeutico della pizzica. Venendo dal mondo urban riconosco il valore della musica per molti giovani provenienti da situazioni sociali difficili. La Taranta è un rito che riporta ad un periodo senza tempo.”

Si presenta così Shablo, punto di riferimento della musica urban
italiana degli ultimi vent’anni, maestro concertatore dell’edizione 2024 della Notte della Taranta. Italo-argentino, musicista, produttore, manager, dj e discografico, fondatore e amministratore di alcune delle realtà imprenditoriali più innovative e prolifiche dell’industria discografica.
Tema deputato del nuovo Concertone è “Generazione Taranta”, ossia la narrazione musicale dei giovani cresciuti a ritmo di pizzica, dal 1998, anno di nascita di uno dei festival più importanti non solo d’Italia, ma ormai anche d’Europa. Una narrazione che passa attraverso i testi più amati di 25 anni di musica, abbracciando le differenze culturali e promuovendo dialogo, inclusione, diversità, tra sonorità tradizionali e immersioni nel digitale.



“Ogni anno proviamo a ripensare il festival - spiega Ivan Stomeo, della Fondazione La Notte della Taranta
- La scelta di Shablo è rivoluzionaria e può sintetizzare al meglio il lavoro di questi anni, perché il Maestro porterà sul palco nuova energia e contaminazione. La grande sfida è proprio quella, far incontrare la musica popolare e la musica contemporanea”.
Tant’è vero che, ad affiancare Shablo, c’è il giovanissimo pianista e compositore prodigio Riccardo Zangirolami, allievo di Conrad Pope, che a soli 23 anni ha già diretto la Hollywood Studio Symphony Orchestra e collaborato con Marracash, Elisa e Giorgia e tanti altri.



“Il compito della musica e della politica è rompere i limiti della tua identità culturale, politica e musicale
- racconta il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - ed entrare in quella degli altri in armonia, mantenendo il proprio punto di vista. Mantenere la propria identità e quello che sei e imparare a suonare come suonano gli altri è la bellezza del mondo che immagino. Che sembra un po’ l’astronave di Star Trek, l’Enterprise, dove ognuno è quello che è, però si lavora insieme per fare qualcosa che è un valore per tutti. Ci riusciremo? La vita è dedicata a questo”.

Appuntamento sabato 24 agosto nel piazzale degli Agostiniani, a Melpignano, per l’attesissimo Concertone, in attesa di conoscere tutte le altre tappe del festival itinerante che riempie di musica e artisti strade e piazze dei comuni salentini nel cuore dell’estate,  progetto culturale della Fondazione La Notte della Taranta sostenuto dalla Regione Puglia e da Pugliapromozione in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina e Istituto Diego Carpitella.

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