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Macchie d’acqua, stagni di vita

Si presenta a Ruffano il documentario su “Le acque effimere di Padula Mancina”, prodotto da Manu Manu Riforesta! e realizzato da Bruna Rotunno e Ada Martella

Le acque effimere.
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Immagini di aria, di terra e di acqua. Si muove dai fondali al cielo la telecamera, immortalando il “canto” delle ranocchie e quello degli uccelli, salti, guizzi, riflessi di luce, verde, macchie di colore nel grigiore di cenere e disseccamenti. Perché... quando c’è l’acqua, torna la vita. L’acqua degli stagni dei Paduli nello specifico, dove è stato girato il documentario “Le acque effimere di Padula Mancina. Storie di stagni mediterranei in Salento”, prodotto da Manu Manu Riforesta!, realtà il cui intento principale è quello di piantare alberi e prendersi cura di quelli esistenti nell’area meridionale dei Paduli, dove svolge le sue azioni di agro-forestazione. E dove ha acquistato, tramite crowdfunding, lo stagno Bosco Don Tommaso, all’epoca una vera e propria discarica, bonificata da quintali di amianto e rifiuti vari, anche tossici.

Da qui l’idea di produrre il documentario sulla vita dentro e attorno lo stagno: “far conoscere e divulgare la sua bellezza e la sua ricchezza è il primo passo per difenderla”.

In agro di Miggiano, Montesano Salentino e Ruffano ricadono i quattro stagni che compongono la zona speciale di conservazione Padula Mancina e dove le autrici del documentario, Bruna Rotunno e Ada Martella, si sono immerse per raccontare quel mondo animale e vegetale che si sincronizza con l’andamento effimero degli stagni.

Le riprese aeree mostrano i “punti d’acqua nel deserto”, nel bel mezzo di una distesa quasi senza fine di uliveti, in prevalenza secchi, incendiati, abbandonati; poi scendono a terra, a pelo d’acqua e in mezzo a una folta vegetazione, si immergono quindi nel misterioso mondo della “Ecologia della Resurrezione”, nel mondo degli anostraci e nel il regno del rarissimo trifoglio acquatico peloso Marsilea Strigosa. Ad accompagnare le immagini, le narrazioni dei biologi del progetto MoSSHa di UniSalento: Genuario Belmonte, Leonardo Beccarisi, Rosario Balestrieri e Rita Accogli. Ai suoni della natura si innestano quelli del musicista Franco Nuzzo e la voce narrante di Silvia Lodi. Il documentario viene presentato lunedì 13 alle 19, nella Sala consiliare del Comune di Ruffano,

seguita da una tavola rotonda, sul tema “Zsc Padula Mancina”, alla quale partecipano, oltre co-autrice Ada Martella, il sindaco di Ruffano Antonio Cavallo; quindi Assunta De Santis, presidente di Manu Manu Riforesta!; Genuario Belmonte, biologo responsabile del Progetto MoSSHa di UniSalento; Leonardo Beccarisi, ecologo; Rosario Balestrieri, ornitologo; Rita Accogli, biologa, responsabile dell’Orto Botanico di UniSalento. Info: ‪339/8897357.

Il trailer del documentario: 

 

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