Il fascino orientale e senza tempo di Cio-Cio-San
Si alza sul capolavoro pucciniano il secondo appuntamento con la Stagione Lirica della Provincia di Lecce. Dall'1 al 3 dicembre al Politeama Greco in scena "Madama Butterfly"
Dopo “Traviata”, continua la 48esima Stagione Lirica di Tradizione della Provincia di Lecce, che si chiuderà, mercoledì 27 e venerdì 29, con la “Carmen” di Bizet. Si alza su “Madama Butterfly” il nuovo sipario, da venerdì 1 a domenica 3, opera nella quale Puccini mostra di essere nella modernità e di saperne leggere le fratture, al di là dell’emozionalismo con il quale frettolosamente è stata spesso liquidata la sua formula teatrale.
L’orientalismo smette qui di essere una moda e diviene lettura delle cose, così che Puccini fa assumere il punto di vista del lontano, del diverso, intesi come condizione dell’io. Il ricorso alle seduzioni esercitate dalla musica gli serve per portare il pubblico dalla parte di Butterfly, e l’utilizzo di scale orientali ne rappresenta il simbolo, non a caso riaffermato nel momento della morte della protagonista. Il conflitto è in Pinkerton, da occidentale disinvoltamente capace di tenere insieme la passione veritativa dell’io profondo con le normalizzazioni imposte dalle regole di sistema proprie del suo mondo. Uno spaccato della psiche sul quale Freud sta erigendo il suo pensiero analitico e del quale Puccini (insieme ai suoi librettisti Illica e Giacosa) avverte evidentemente il sentore. Cio-Cio-San non ha conflitti, perché il suo io profondo lascia sgorgare innocenti le sue scelte, fino a quella estrema; del disagio occidentale lei può essere solo la vittima. Quanta premonizione in una “semplice” e ancora commovente opera!
Sulle scene del Politeama Greco nel ruolo della protagonista due interpreti d’eccezione: nelle recite di venerdì e domenica Donata D’Annunzio Lombardi, sabato Susanna Branchini; a impersonare Pinkerton il tenore Raffaele Abete e, a completare il cast, Giuseppe Altomare (Sharpless), Annunziata Vestri (Suzuki), Francesco Tuppo (Goro) e Andrea Tabili (lo zio Bonzo). Emanuela Aymone è alla guida del Coro Opera in Puglia, mentre le coreografie sono di Fredy Franzutti, alla guida dei solisti del Balletto del Sud. Sul podio dell’Orchestra Filarmonica di Lecce il maestro Pietro Rizzo, mentre il regista Marco Voleri annuncia un approccio drammaturgico rispettoso delle didascalie riportate in partitura dal compositore.
Sipario: venerdì 1 e sabato 2 ore 20.45. Domenica 3 ore 18. Info: 0832/241468.