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Le diversità in un abbraccio universale: una settimana contro il razzismo
La rassegna alla terza edizione “No al razzismo – #intuttelelingue 3.0” della Fondazione Emmanuel di Lecce si allarga in prospettiva nazionale coinvolgendo Bari, Torino e Roma. }
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La manifestazione, dopo le prime edizioni radicate al territorio leccese, si allarga quest’anno coinvolgendo anche Bari, Torino e Roma, secondo un ideale asse che attraversa tutta la Penisola. Il tema conduttore è l’”Arte di vivere”, ovvero l’arte di tessere relazioni e costruire comunità di accoglienza.
“Abbiamo scelto come tema l’”Arte di vivere” dicono dalla Fondazione Emmanuel, “costruire comunità di accoglienza reciproca in cui ogni persona è chiamata a pensare e desiderare che l’altro sia persona migliore di come la vediamo, nel modo in cui lui/lei è e non come vorremmo che fosse. Ogni persona unica nelle sue differenze e unicità è così una ricchezza per il mondo, non un avversario che impedisce la realizzazione degli altri. Attraverso l’accoglienza reciproca delle diversità, si creano processi di osmosi socio-culturale che danno vita a capolavori di armonia nella convivenza”.
Durante la settimana, inoltre, è prevista l’elaborazione di un “Paroliere dell’accoglienza” con le parole dell’accoglienza, frutto dei percorsi partecipati realizzati nei diversi territori, e la pubblicazione sui social dei video-spot con giovani artisti stranieri sul tema “L’arte politica: linguaggi creativi per la rappresentazione delle diversità”.
Da Roma si parte con un’anteprima domenica 19, un “world tea” con studenti e studentesse, insieme agli artisti della scuola di Herat, sul tema “La società come la sogniamo e la vorremmo”.
Il programma entra nel vivo lunedì 20 a Torino con l’avvio della campagna di guerrilla marketing “No al razzismo #intuttelelingue 3.0”, un’invasione di sticker colorati nelle città da individuare, fotografare e postare sui social con l’hastag #intuttelelingue3.0 e l’inaugurazione della mostra “Schiavitù e tratta: vite spezzate tra Africa e Americhe. Una ricostruzione storica” realizzata dalla Biblioteca A. Cabral del Comune di Bologna e allestita presso Campus X Belfiore.
Durante l'incontro, si svolge anche un percorso partecipato a cura di Aps Voci della Terra, A.M.M.I. e Fondazione Emmanuel per approfondire i temi della mostra con i relatori e i visitatori. A partire dal concetto di "middle passage", riferito al passaggio per mare degli schiavi nelle Americhe e le relative trasformazioni/ibridazioni culturali, l’intenzione è sollecitare una riflessione partecipata sui pregiudizi ancora oggi in essere nella costruzione di comunità davvero inclusive.
Martedì 21 alle 17, alle Fonderie Ozanam di Torino, la giornata è di festa aperta a tutti con la comunità dei rifugiati afghani guidata da Aluk Amiri che coinvolge anche alcune studentesse del progetto “Culture builds the future: 10 scholarships for 10 afghan women” della Fondazione Emmanuel. La data coincide con il Capodanno afghano, il Nowruz, e acquisisce ancora più forza e significato di convivenza pacifica tra popoli dopo la diaspora dei cittadini afghani a Torino, in seguito agli eventi di agosto 2021 (l’Afghanistan di nuovo nelle mani dei talebani). In programma anche il word tea e aperitivo persiano accompagnato da musica folk di artisti afgani.
Mercoledì 22 e giovedì 23 ci si sposta a Lecce, con i laboratori interculturali realizzati in collaborazione con Diego Solari, educatore ludico dell’associazione Così Come sei: in occasione della “Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale”, viene implementata l’escape room “One of Us”, gioco collaborativo rivolto ai giovani basato sulla metodologia della gamification per il contrasto dell’hate speech sul tema delle migrazioni. Inoltre, viene lanciato il contest fotografico “Uno scatto per dire no al razzismo”, aperto ai ragazzi e alle ragazze dai 16 ai 28 anni di tutto il territorio nazionale (bando e premi saranno pubblicati su https://fondazione-emmanuel.org/)
Venerdì 24, Casa Comune, a Lecce, ospita il laboratorio di pratiche corporee con la coreografa Stefania Mariano dell’associazione La fabbrica dei gesti e il word tea/aperitivo migrante organizzato dai rigeneratori transculturali, volontari del Servizio Civile Universale di Fondazione Emmanuel insieme ad altre associazioni giovanili del territorio leccese. In collaborazione con Scirocco film, si tiene la proiezione del cortometraggio “Babbo Natale” e a seguire una conversazione collettiva sul tema dell’antirazzismo e dell’inclusione.
Sabato 25 la rassegna fa tappa a Bari, al Bistrot sociale multietnico Ethic Cook, in collaborazione con l’associazione Origens che promuove la cultura afro-brasiliana. Alle 17 il word tea è una conversazione collettiva sul tema dell’antirazzismo e delle diversità seguito da una performance di danza brasiliana contemporanea con Ana Estrela, presidente del coordinamento diaspore in Puglia. Dopo la replica della danza partecipata “The circle of life” la giornata si conclude con una cena multietnica a cura di Ethic Cook.
Si chiude la settimana, domenica 26 a Lecce, con una conversazione comunitaria a cura di Hervé Papa Latyr Faye, presidente di Ghetto Out-Casa Sankara, associazione africana per la lotta al caporalato di Foggia, a cui partecipano anche gli artisti e gli esponenti delle comunità migranti. Dopo la replica della performance di danza “Circle of life” la rassegna si conclude con l’aperitivo interculturale accompagnato dalla musica della compagnia Casa Sankara e un gruppo di migranti latinoamericani.
Il progetto è realizzato grazie a un finanziamento nazionale pubblico dall’Unar-ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, con la collaborazione di CSV BRINDISI-LECCE - Volontariato nel Salento; Humanfirst.it; Aps Voci della Terra; A.M.M.I. Associazione Multietnica dei Mediatori IInterculturali- ETS; Espera Società Cooperativa; Scirocco Films Aps; La Fabbrica dei Gesti; Associazione Culturale Origens; OdV-Ghetto Out Casa Sankara.
Info: 0832/358390