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Vivi Gallipoli, gli imprenditori uniti per promuovere la città bella

VIVI_GALLIPOLI
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“Vivi lo spettacolo più bello dell’estate, vivi Gallipoli, uno spettacolo italiano”. È lo slogan coniato per il video promozionale di Gallipoli che gli imprenditori della città hanno commissionato, autotassandosi, per rilanciare il turismo nella “Città bella” e, in questo momento storico di grande incertezza, invitare i turisti a trascorrervi le vacanze in totale sicurezza e avvolti dalla bellezza.

Girato in questi ultimi giorni tra centro storico e lungomare, il video della durata di un minuto e mezzo, è stato ideato e realizzato da Alberto Greco in collaborazione con l’Associazione Commercianti e Imprenditori di Gallipoli presieduta da Matteo Spada e “Poieofolà-Costruzioni teatrali” presieduta da Roberto Treglia, con la partecipazione di “Betty Boop Dance Academy” ed i “Ragazzi di via Malinconico- teatro”.

https://www.youtube.com/watch?v=Y-LGX_9jpbY&feature=youtu.be

Un sodalizio che ha chiamato a raccolta l’arte, la creatività e il fitto e vitale tessuto economico della città in una sorta di slancio propositivo, un “agire per reagire” al clima di incertezza, timore e foschi scenari che in molti vedono in prossimità della stagione estiva.

I commercianti gallipolini, dunque, si uniscono e diventano un unico fronte per la promozione turistica mentre Gallipoli, semplicemente, si mette in mostra in una sequenza di immagini suggestive, imbastite dal peculiare estro di Alberto Greco che spiega: “Il messaggio che vogliamo lanciare è di una Gallipoli vista come un grande teatro all’aperto, un palcoscenico da vivere a 360 gradi in cui gli attori si muovono in mezzo alla gente. Non c’è bisogno quindi di rinchiudersi in una sala per godere dell’arte”.

una immagine dal backstage del video

Il video prende le mosse con uno spettacolo di danza all’interno del teatro Garibaldi, nel cuore del centro storico, sulle note de "I Vespri siciliani" di Giuseppe Verdi. Ma durante lo spettacolo, come trascinato dalla musica, il pubblico vola con la mente ai balconi e alle strade della città, scorgendo e inebriandosi dell’arte in qualunque cosa: nelle barche che oscillano placide del Canneto, nel baluginio del mare tra gli scogli, nei pilastri dove appoggiava l’antico Ponte in legno e nel Rivellino. La città tutta è uno spettacolo a 360 gradi.

Una bellezza, quella di Gallipoli, da godere a pieni polmoni, alla luce unica del Salento, tra i riccioli barocchi di carparo delle chiese e dei balconi dei palazzi, tra lo scintillio smeraldino della spiaggetta della Purità e i vicoli che dai bastioni regalano scorci di Jonio. Una bellezza che servirà a rischiarare la cupezza vissuta dal Paese in questi ultimi mesi e che, solo qui, abbraccia e accoglie i visitatori come fossero amici di famiglia. E il segnale di unione e sostegno reciproco lanciato dai commercianti della città appare come un’incitazione a rimboccarsi le maniche, tutti insieme. “Adesso tocca a tutti noi, imprenditori, commercianti e semplici cittadini darci da fare”, dice il presidente dell’associazione Matteo Spada, “saremo noi stessi operatori e cittadini a dare alla città la spinta che serve per ripartire”, invitando a condividere e far circolare il più possibile il video e lanciando un vero e proprio appello “per far rete tutti insieme e sostenere la città attraverso i social; un grande esempio di marketing orizzontale cittadino come mai avvenuto prima per rilanciare e dare la giusta notorietà alla nostra città”.

Alberto Greco durante la lavorazione del video promozionale

A noi salentini risulterà alquanto strano, ma in Liguria, per via dell’accesso alla spiaggia libera in maniera contingentata per non creare assembramenti, è possibile prenotare il “proprio scoglio” per la stagione estiva, mentre a Milano si sta puntando a promuovere i navigli per trascorrere al sole le giornate estive. Gallipoli è la “città bella” da secoli, solo qui lo sguardo può spingersi dalla sabbia dorata all’orizzonte del mare, dagli usci delle case del borgo aperti sulla strada fino a quelli fastosi e barocchi dei palazzi nobili. A ognuno il suo.

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