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Addio ad Annalisa Bari. La scrittrice generosa

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“Chi lo tocca lo recensisce!”, è un gioco, un modo per scherzare tra di noi, che in redazione facciamo quando arriva un libro nuovo. E chi lo prende in mano per primo, ancora prima di capire di che si tratta, istintivamente lo molla subito, magari, perdendosi un capolavoro. Con i libri di Annalisa Bari non era così, anzi. Quando arrivava un suo libro, gli ultimi portati personalmente dagli editori Esperidi, Claudio o Roberta, faceva il giro delle scrivanie e veniva maneggiato da mani e sguardi “voluttuosi”. Annalisa Bari aveva una prosa straordinaria, capace di tirare dentro le storie il lettore, di raccontare il passato che ci appartiene senza inutili enfasi e retoriche nostalgiche. Con la nostra redazione è stata anche molto generosa, regalandoci due dei suoi racconti per la rubrica “ Le storie di qui” (che riproponiamo per ricordarla). Lo faceva con la discreta gentilezza che le era propria. E noi, oggi e per sempre, siamo debitori di tanta bellezza.

Rumaru

Il sultano e l'odalisca


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