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Terra, cibo e solidarietà: a San Vito nasce l'orto comune di XFarm

Piantumazione
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Fanno capolino tra le zolle di terra rossa, allineate lungo i filari, le piantine dell’orto comune di San Vito dei Normanni. Pomodori e melanzane, zucchine e caroselli sono stati messi a dimora in un pezzetto di terra di tremila metri quadri in contrada Paretone piccolo, dove XFarm pratica agricoltura sociale sui terreni confiscati alla criminalità.

Distanti poche centinaia di metri infatti, i tralci di vite sono ormai robusti e cominciano a rivestire l’immenso pergolato di Lambrusco riportato finalmente a produzione dopo gli anni di abbandono, mentre gli ulivi, a suo tempo piantati così stretti per speculare sull’integrazione olivicola, si spingono verso l’alto per fiorire, e offrire i loro frutti a “Manifesto”, l’olio extravergine dal sapore fruttato che racconta del riscatto di un territorio sui principi del rispetto e della legalità.

Grazie a un lavoro ambizioso e per niente facile, XFarm può oggi essere considerato un luogo simbolo, dove pubblico e privato si incontrano attorno al valore sociale dell’agricoltura, che assume un significato ancora più concreto in quest’ultimo periodo, in cui gli affanni economici sono diventati le conseguenze inevitabili al blocco imposto dalla pandemia da Covid-19. Già durante le prime settimane di emergenza sanitaria, un gruppo di associazioni cittadine ha avviato insieme all’amministrazione comunale la rete di “San Vito Solidale”, un banco alimentare che ha permesso di reperire nei supermercati beni di prima necessità da offrire a circa duecento famiglie in difficoltà.

Un momento della piantumazione

Questo bacino di riferimento così grande ha reso palesi le malcelate fragilità del territorio e ha facilmente lasciato immaginare che i problemi non sarebbero assolutamente svaniti con il finire della quarantena. Così la creazione di un orto condiviso ne è stata la naturale evoluzione, capace di offrire una prospettiva di lungo periodo a quella spinta di generosità che ha animato la comunità sanvitese, stimolando anche una riflessione importante sul valore della qualità del cibo offerto. L'orto comune è nato come un “presidio di solidarietà”, che innesca e riproduce un processo di autoproduzione di cibo locale, biologico, solidale. Si sta costruendo lentamente tra i solchi zappettati nella terra, tra i filari dove l’affascinante mistero della vita si misura nei centimetri delle tremila piantine che, giorno dopo giorno, crescono nell’attesa della fioritura e nella speranza del raccolto. E se il progetto è nato grazie al sostegno economico del Comune di San Vito dei Normanni e di Fondazione con il Sud, che hanno permesso di sostenere i costi dell’investimento, saranno le braccia del gruppo di agricoltori e volontari della rete di San Vito Solidale a prendersi materialmente cura del campo.

Tra sarchiature, rincalzature e irrigazioni, raccolta e consegna, l’orto estivo offre sempre qualche buon motivo per essere impegnati. Così da XFarm lanciano pubblicamente un appello a chiunque voglia rendersi disponibile a sostenere il progetto con il proprio tempo, per “imparare in tutta sicurezza un modo sano di coltivare, entrare in rete condividendo passioni e visioni” e, perché no, poter anche usufruire dei prodotti raccolti. Il cibo sarà poi distribuito gratuitamente a circa venti famiglie individuate dai servizi sociali del Comune. Intanto si costruiranno le basi per un loro coinvolgimento diretto nella coltivazione e produzione e continuare a far crescere insieme un’azione concreta di “terra, cibo e solidarietà”.

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