Sono le origini elleniche a unire due luoghi non così distanti fisicamente, ed estremamente vicini culturalmente. Continua a riscuotere grande successo la candidatura combinata di Taranto e Grecìa Salentina come Capitale della Cultura 2022, tanto da rientrare nel ristretto lotto dei dieci progetti finalisti, comunicati direttamente dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, guidato dal Ministro Dario Franceschini.
Una scelta di unirsi che, da un certo punto di vista, è venuta quasi naturale, considerando il patrimonio inestimabile e le radici comuni delle due realtà, che hanno la possibilità di valorizzare ulteriormente le origini della Magna Grecia e proporle all’attenzione dell’Italia e del mondo sotto il claim “La cultura cambia il clima”.
Non resta rimane che aspettare il 14 e 15 gennaio 2021, date in cui sono previste le presentazioni dei dossier in un’audizione pubblica, con i rappresentanti delle singole realtà chiamati a convincere la giuria in un’ora di tempo, rispondendo alle domande.

“Un plauso a chi ha scelto di condividere e non di ragionare in maniera egoistica. È questa la vera chiave di volta per la costruzione della comunità del Grande Salento”, ha dichiarato il Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva.
“Un’occasione unica per noi – prosegue Roberto Casaluci il presidente dell’Unione Grecìa Salentina – che da sempre abbiamo fatto della cultura la leva dello sviluppo del nostro territorio. Abbiamo sempre creduto e lavorato molto per la promozione del nostro patrimonio culturale, della nostra storia, delle nostre tradizioni, della musica e della lingua grika”.
Da notare poi che, tra i finalisti, c’è ancora una grossissima parte di Puglia: Bari, con il culto di San Nicola a fare da filo conduttore alla sfida intrapresa del capoluogo, alla ricerca di una ulteriore consacrazione come città leader del Mediterraneo.