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Quei trent’anni di contrabbando a Brindisi, vissuti in un bar di periferia

Al Cinema Elio di Calimera si accende lo schermo su “Tabacchi Lavorati Esteri”, il film del brindisino Benito Ravone prodotto da Passo Uno}

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Nel bar di suo nonno, il “Guatemala” di Brindisi, si sono srotolati trent’anni di storie cittadine, incontri cruciali, segreti e accordi. Ma soprattutto trent’anni di storie di criminalità e contrabbando. Intanto correvano gli anni Ottanta e Novanta e i ragazzini si facevano le ossa per strada, nel Sud complicato dove il margine tra legalità e malavita era sottilissimo. Tutti erano amici, figli di persone oneste e figli di ladri, estorsori, perfino assassini.

Lui si chiama Benito Ravone ed è sua la regia di “Tabacchi Lavorati Esteri” (di cui è anche autore), film che si presenta al Cinema Elio di Calimera, mercoledì 9 novembre, con due proiezioni, alle 19 e alle 21 che vedono il regista in sala.

Il film è prodotto da Salvatore Caracuta con Passo Uno, la fotografia è di Davide Micocci, montaggio di Marco Conoci, disegni di Kizito Schimera, postproduzione Giuseppe O. Schimera, con il contributo dell’Apulia Film Commission e Regione Puglia.

In 76 minuti Ravone racconta le vicende attorno al bar nella periferia di Brindisi negli anni ’70, quando Damiano Contestabile fonda, sostenuto da tutta la sua famiglia, la prima squadra di contrabbandieri.

 

La locandina del film

 

I rapporti con l’omonimo nonno del regista sono fondati sulla stima e sul rispetto reciproco, come avveniva di sovente in quel particolare momento storico, dove criminali e forze dell’ordine spesso erano insieme al bancone a prendere il caffè. Il bar finisce per diventare il quartier generale dei contrabbandieri, nella prima fase “pulita” e in quella successiva più sanguinaria. Anni in cui Brindisi era quasi sempre in prima pagina per i fatti di cronaca, scafi che si muovevano nel porto indisturbati, sbarchi in pieno giorno, corruzione e inseguimenti, morti.

Più che un film, un documentario, uno spaccato storico, con testimonianze inedite, immagini esclusive e proiezione di disegni, che ripercorre eventi, circostanze e meccanismi malavitosi che accendono un faro sulla criminalità organizzata, dalla nascita del fenomeno del contrabbando alle ingerenze della Sacra Corona Unita fino alla celebre “Operazione Primavera”, che portò al sequestro di oltre otto tonnellate di sigarette e più di 90 arresti.

Benito Ravone, classe 1977, è alla sua prima esperienza da regista, dopo una carriera brillante che dal Salento lo ha portato a Roma a formarsi nella Scuola di Cinema e Televisione N.U.C.T. Italia, allievo di veri e propri maestri del panorama cinematografico internazionale, a lavorare alla Casa del Cinema e a collaborare con Matteo Garrone per “Pinocchio”.

Un’opera prima che parla della sua città, spostando il velo del pudore, per restituire allo spettatore la verità. Che insieme all’immaginazione, è il compito del cinema.

Info e prenotazioni: 329/0224377.

Il trailer: https://vimeo.com/215043576/5af23327ad

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