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Prometheus: sulle ali del mito a Lecce con Poieofolà
Sino a domenica 27, presso il chiostro dei Teatini di Lecce, la compagnia teatrale Poieofolà porta in scena il suo Prometeo.
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L’antica Grecia non è mai stata così contemporanea e, allo stesso tempo, narrata in maniera tanto rispettosa degli antichi canoni. Perché la nuova produzione targata Costruzioni teatrali Poieofolà, che rientra nella terza edizione della rassegna “Il tempio delle fole” (le favole), persegue l’idea di base che anima la compagnia teatrale gallipolina: mantenere una recitazione “pura”, in metrica greca, abbinando una messa in scena altamente provocatoria e dal forte impatto emozionale.
Il chiostro dell’ex convento dei Teatini di Lecce ospita quattro repliche della nuova pièce, “Eschilo, Prometheus”, sul celebre titano ladro del fuoco. Recitazione, canto e danza si uniscono e vengono contestualizzati alla difficile realtà del giorno d’oggi, con l’isolamento forzato a cui è condannato Prometheus, il “ribelle” del pantheon olimpico, che un po’ ricorda la situazione attuale.
Il “preveggente” titano diviene per Eschilo simbolo di rivolta dell’uomo contro la tirannia divina e naturale che cospira per tenerlo in una condizione di perpetua soggezione. La scelta, la contestualizzazione e l’adattamento del testo sono di Roberto “Marius” Treglia, che interpreta Prometheus e cura anche la regia collaborando con il direttore artistico Alberto Greco.
“Crediamo che il teatro e la cultura, settori più colpiti dal disastro pandemico e oramai in ginocchio più di altri, possano ancora una volta sensibilizzare e regalare emozioni – dice Roberto Treglia, che veste anche i panni del protagonista dell’opera. Con il nostro Prometheus portiamo in scena il messaggio positivo di fiducia nel progresso ma pure una presa di coscienza degli umani errori. Attraverso la prigionia e l’isolamento forzato di Prometeo, allontanato e tenuto a distanza perché considerato alla stregua di un untore, offriamo al pubblico un’alternativa visione carica di analogie tra il pensiero greco arcaico e il senso della nostra civiltà, che per indole è portata a sopravvivere e risorgere”
In scena, Cinzia Corrado, Riccardo Martella, Fabio Corciulo, Emanuele Frisenna, Isaura Scorrano, Tommaso Fiorentino, Riccardo Abbate, Tiziana Renni, Luana Greco, Fiorella Demitri, Chiara Tricarico, Francesca Manzolelli e Maria Tricarico.
Sipario ore 21. Biglietti 20 euro (botteghino online su www.poieofola.it)
Info: 329/6373342.