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Parco Dune Costiere Torre Canne, la natura selvatica tra mirto e thè siciliano

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Esteso sui territori di Ostuni e Fasano, il parco "Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo" percorre lunghi chilometri di spiagge inoltrandosi verso la piana degli ulivi, proprio ai piedi delle colline di Fasano.





In cima alle dune costiere, prolifera la vegetazione pioniera tra cui il ravastrello marittimo e la gramiglia. Nei pressi del litorale, tra gli aromi del mirto e del the siciliano, le foglie sempreverdi del ginepro ornano la macchia con esemplari plurisecolari, relitti dell'antica vegetazione che ricopriva l'intera fascia costiera salentina.





L'area umida di fiume Morelli, estesa negli spazi retrodunali, è caratterizzata da specchi d'acqua salmastra su cui si affacciano antiche costruzioni per la pesca. Nel silenzio che avvolge la riserva, è facile scorgere una candida garzetta o un airone cenerino intenti a rifocillarsi, nascosti tra le cannucce di palude.





Aride e desolate, le steppe salate mediterranee sfidano ambienti estremi assorbendo i residui d'acqua attraverso le radici di giunchi e salicornie. A meno di trecento metri dal litorale, le dune fossili testimoniano le variazioni climatiche a cui si deve lo spostamento della linea di costa. Sorte migliaia di anni fa, tra pascoli intensivi ed incendi, le dune sono ricoperte dalle piante tipiche della pseudosteppa mediterranea. Brulle in estate ma fiorite e colorate in primavera, sfoggiano rarissimi esemplari di orchidea ammirati furtivamente dalle volpi o dalle allodole in volo. Nell'area retrostante, "piantate" plurisecolari di ulivi trionfano arginate dai muretti a secco.





Grotte e insediamenti rupestri ornano le lame, fenomeni carsici caratteristici delle Murge, scavate dallo sciabordio delle acque sulla roccia calcarea. I corsi d'acqua che le hanno forgiate si infiltrano nel sottosuolo sfociando in risorgive, le cosiddette "acque di Cristo". Faine, rospi e barbagianni si rifugiano nei "corridoi ecologici" delle lame.





Percorrendo i sentieri della storia, in quest'area ci si imbatte nella via Traiana, asse viario di epoca romana lungo cui signoreggiano masserie storiche e frantoi ipogei.





I NUMERI DEL PARCO





1.069 sono gli ettari di estensione del parco naturale regionale "Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo", istituito con decreto legislativo n. 267/2000 e legge regionale n. 31/2006.





8 sono i chilometri di estensione lungo la costa.





800 sono i metri di lunghezza del fiume Morelli.





50-60 sono gli alberi per ettaro che ricoprono il vasto uliveto.





6 sono gli habitat prioritari e di interesse comunitario: la spiaggia e le dune, la macchia a ginepri, il canneto, le steppe salate mediterranee, le dune fossili e la pseudosteppa.







 


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