quiSalento in edicola e on-line

Nuovi spazi e nuova vita: l'antico si fa contemporaneo per il Sigismondo Castromediano

museo-luci2_894af6d1b9398dde0ad3b56f4737b3a6
Tempo di lettura: 4 minuti
Una festa di riapertura, con luci, suoni, opere d'arte contemporanea e significativi "pezzi di storia", prima di un graduale riallestimento della ricchissima sezione archeologica.

Svela i suoi spazi alla città il museo provinciale "Sigismondo Castromediano", il più antico di Puglia con i suoi 150 anni di storia, ma che si prefigge di diventare anche il più contemporaneo grazie al progetto nato dalla sinergia tra Regione Puglia, con la nascita del polo biblio-museale, e la Provincia di Lecce, proprietaria della struttura. Nuovi spazi, quelli del museo, che si preparano così a essere uno dei punti strategici dell'offerta culturale della città di Lecce.

A presentare il progetto, lanciato dal claim "l'antico è contemporaneo", sono l'assessore regionale all'Industria culturale e turistica Loredana Capone, il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, quindi Luigi De Luca, direttore del polo biblio-museale e Marco Giannotta, vicepresidente del Teatro Pubblico Pugliese.

È prevista per sabato 22 giugno la riapertura, annunciata in primis agli abitanti del quartiere dove ha sede lo storico museo. Nasce proprio una "sfiziosa" collaborazione, un particolare brindisi pensato per l'inaugurazione, con l'Enoteca Linciano che ha pensato, per l'occasione, un cocktail ispirato alla figura di Sigismondo Castromediano e di Adele, giovanissima donna, una romantica amicizia, quella tra i due, che alimentò per circa trent'anni un interessante carteggio.

Momento clou della festa di riapertura è un concerto all'esterno, pensato ad hoc dalla cantante e musicista Carolina Bubbico con OLES, l'Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento diretta dal maestro Eliseo Castrignanò. Un percorso musicale dedicato al mare e a differenti geografie: Salento, Africa, Palestina, Bulgaria, Grecia sino ad arrivare in Brasile e in Messico, con, all'interno alcuni omaggi alle voci che dal sud hanno spiccato il volo lasciando un grande segno: Tito Schipa e Pino Daniele. Concerto che sarà la colonna sonora del museo anche in futuro.

Ad accompagnare le note, sulla facciata del museo, "Samar", un videomapping di Hermes Mangialardo, che deforma la facciata del museo Castromediano per rappresentare visivamente il viaggio musicale della Bubbico e dell'orchestra. A rappresentare momentaneamente i reperti i reperti archeologici e la collezione di pittura meridionale che va dall'età Moderna al Novecento, per i quali un gruppo di studiosi dalle competenze trasversali sta lavorando a un peculiare percorso espositivo, sarà la colonnina votiva di Patù, un reperto simbolico selezionato dall'archeologa Anna Lucia Tempesta, che richiama ai Messapi e a tre degli elementi maggiormente connotanti l'antica popolazione: l'andar per mare, la lingua scritta e l'espressione del sacro.

Fino alla fine dell'estate, inoltre, i visitatori potranno poi godere di alcune inedite opere di arte contemporanea: dai rinomati "Bachi da setola" di Pino Pascali, provenienti dalla collezione Fabio Sargentini per la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare. Opera che incarna più di tutte la poetica e la sua concezione di natura effimera dell'arte, allestita al terzo piano e inaugurata con una performance del corpo di Ballo della Notte della Taranta.

Al piano terra, invece, ci si può immergere in "The human tools", progetto sperimentale di Nico Angiuli, sviluppato negli spazi della Fondazione Pistoletto, che induce a riflettere sulla umanizzazione delle macchine e la de-umanizzazione dell'essere umano.

Memore Muto, infine, è il titolo delle installazioni sonore sperimentali, realizzate con in collaborazione con il festival Sud-est indipendente organizzato da CoolClub. Completamente rivoluzionato inoltre, è l'aspetto della comunicazione visiva del museo, iniziando da nuovo "marchio" pensato da Donata Bologna, designer, autrice della nuova identità visiva dai toni "pop".

Ad accogliere il pubblico, infine, saranno i migranti protagonisti del progetto MUA (Musei Accoglienti), con addosso abiti dell'atelier di moda Migrants du Monde, fondato dalla cooperativa sociale onlus Orient-Occident. "È stato un percorso lungo ma oggi, finalmente, raccogliamo i primi frutti e sono frutti che sanno delle nostre comunità, e di futuro", dice Loredana Capone, assessore all'Industria turistica e culturale della Regione Puglia, "alla città di Lecce e al Salento oggi non restituiamo semplicemente un museo, ma un pezzo di storia e un luogo dove viverla, consumarla, abitarla".

Contento per la riapertura e soddisfatto per la sinergia, il presidente della Provincia Stefano Minerva, "il museo è lo scrigno che custodisce la storia, preservandola dall'indifferenza: sono felice che questo luogo, grazie alla sinergia fra istituzioni, possa tornare a vivere, a emozionare".

"Se non è per tutti la bellezza è un'infamia". Cita Giuseppe Montesano, Luigi De Luca, "questo anniversario", dice, "cade nel pieno di un processo di riforma del sistema dei luoghi e delle istituzioni culturali. E la Puglia c'è con la piena consapevolezza dell'importanza della valorizzazione del patrimonio culturale".

Auspica l'apertura alla città Marco Giannotta, che il nuovo museo sia perciò "un luogo inclusivo, in ascolto, aperto al territorio e alle interazioni, con gli ambienti tutti visitabili. Il Teatro Pubblico Pugliese", dice, "è onorato di essere parte di questo processo".

Dopo la giornata di festa, il museo, i suoi spazi e le installazioni, saranno visitabili dalle 9 a mezzanotte, escluso il lunedì mattina. Il percorso di riallestimento delle teche continuerà, in autunno, per completarlo il 10 dicembre, il giorno del 150esimo compleanno.

Per l'accesso al concerto, 200 inviti saranno a disposizione del pubblico: per ottenere un posto basterà scrivere una mail all'indirizzo direzionepolobibliomuseale.lecce@regione.puglia.it entro le ore 14 del 18 giugno, per poi ritirare il biglietto presso il museo entro le ore 14 del 20 giugno.

Info: 0832/373569, 0832/373561, 0832/373572.

Articoli correlati

Dallo stesso Autore