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Mulino Maggio: premiato l'antico grano salentino

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Recupero, riscoperta, tradizione. Sono le parole d'ordine del lavoro di Ercole Maggio che, insieme alla sua famiglia, ha restituito vita, farina e profumo di cose buone a uno dei mulini in pietra più antico d'Italia, che porta il suo nome, l'unico rimasto ancora attivo a Poggiardo.





Un lavoro di tenacia, quello del Mulino Maggio, ripagato con successo e soddisfazione. E, da oggi, anche con il riconoscimento come migliore azienda agroalimentare d'Italia secondo l'associazione Stampa Estera in Italia. Ad assegnare il premio è stato un gruppo di 120 corrispondenti provenienti da circa 30 paesi diversi del mondo, impegnati da dieci anni nell'individuare realtà interessanti e valide nelle categorie legate all'enogastronomia.





Attiva dal 2012, l'azienda poggiardese si è aggiudicata la categoria "Produzione di particolare valore e significato" per il ragionato percorso di riscoperta e recupero delle antiche varietà autoctone di cereale, tra cui il grano tenero Maiorca, introdotto nel Sud Italia nell'Ottocento, il grano duro Russarda e il grano tenero Carosella.





"Sono alla ricerca delle varietà di cereali che hanno attraversato il Salento. Tramite la costruzione dei Campi Sperimentali ho iniziato una sorta di operazione di recupero", dichiara Ercole Maggio, giovanissimo, la cui vita ruota attorno all'antica macina e al grano lavorato e macinato a pietra, messo nuovamente a disposizione delle comunità locali.





Un connubio tra passato e futuro, tra tradizione e nuove generazioni, che lascia ben sperare per l'avvenire dell'agricoltura naturale nel Sud Italia.


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