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La fotografia: tra memoria del territorio e trasformazione del paesaggio

Il progetto “Arneo. Memorie e transizioni” di ArgentoVivo e Omne chiude gli incontri pubblici al Convitto Palmieri}

Arneo
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Si concludono gli incontri pubblici nell’ambito delle attività del progetto di ricerca sociologica e visuale “Arneo. Memorie e transizioni”, promosso da ArgentoVivo e l’Osservatorio OMNE, che si muove sulla strada delle lotte d’Arneo, attraverso letture storiche e sociologiche e con una campagna fotografica.

Martedì 30, all’ex Convitto Palmieri di Lecce, alle 18.30, Donato Pasculli, direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, e Giuseppe Calò, sociologo che ha condotto la ricerca per l’Università del Salento fanno il punto su “Lotte d’Arneo: l’eredità di una memoria collettiva”, una riflessione sulla tutela della memoria come patrimonio immateriale collettivo, sugli strumenti possibili per costruire un archivio partecipato e infine considerazioni e prospettive sulle lotte.



L’obiettivo della ricerca sociologica e visuale condotta per il progetto è il recupero della memoria delle vicende che hanno interessato la Terra d’Arneo tra il 1950 e il 1951, anni cruciali per la storia del Salento che, in occasione della riforma agraria, videro la mobilitazione di migliaia di braccianti decisi a superare l’oppressione del latifondo, con la conseguente occupazione delle terre. Ritrovare i luoghi della memoria e la memoria dei luoghi, cercare i processi di trasformazione socio-economica, studiare l’assetto del territorio e le persone che lo abitano, rintracciare le innovazioni in atto, farsi testimoni della trasformazione del paesaggio sono gli obiettivi e le fasi del progetto che prevede una restituzione finale.

“Arneo. Memorie e transizioni” è promosso in partnership con il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento, Comune di Nardò, Gal Terra d’Arneo, COMMED I A, vincitore del bando promosso da Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese “Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei luoghi della memoria del Novecento e degli archivi storici della Puglia”.



La ricerca storica e sociale è condotta con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento, e documenta i fatti accaduti attraverso le testimonianze dirette e indirette dei protagonisti di quei fatti storici o di figli e nipoti depositari di ricordi e racconti. L’associazione ArgentoVivo e l’osservatorio OMNE conducono, in parallelo, una indagine fotografica, con la partecipazione di fotografi del posto e fotografi ospiti affermati, che porta in rilievo le tracce della capacità trasformativa che il territorio ha ereditato dalle rivolte, come i luoghi si sono evoluti, l’assetto territoriale, le esperienze di innovazione in atto.

Il centro nevralgico delle lotte è Boncore, un villaggio rurale a pochi metri dalla costa ionica, vicino Torre Lapillo (frazione di Porto Cesareo). In questa zona si consumò il celebre rogo delle biciclette, il mezzo su cui nottetempo si spostavano i contadini in rivolta per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Da Boncore la ricerca si spinge nei paesi dell’Arneo e lungo le campagne: Carmiano, Leverano, Copertino, Veglie, Porto Cesareo, Nardò.

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