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Il progetto ecologista e no profit più folle del momento

Cercasi visionari per una piccola-grande rivoluzione

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Una busta di plastica bianca sventola issata su un’asta come fosse una bandiera di resa. Ma in realtà è una chiamata a raccolta per dare vita a una piccola-grande rivoluzione partita dal basso. A guardar bene, infatti, dall’insolito vessillo ciondola un ragnetto, ma i ragni alle nostre latitudini sono tarantole e tanto basta per geolocalizzare “Precious Plastic Salento”, la comunity locale che ha adottato il progetto lanciato nel 2013 dall’olandese Dave Hakkens e che, piano piano, si sta insediando in diverse parti del mondo.

Daniela Tramacere, Valeriano Milo, Alice Rolli e Simona Di Giorgio sono il collettivo Mobius Circle che si è prefissato un obiettivo tanto ambizioso quanto utile, semplice e, soprattutto sostenibile: costruire quattro macchine artigianali con le quali triturare i rifiuti di plastica raccolti sul territorio salentino e con questi dare vita a oggetti di design, non solo belli, ma anche utili.

Le macchine da costruire, grazie alle schede tecniche messe a disposizione in open source da Precious Plastic, sono: un trituratore, un estrusore, un iniettore e un compressore. Attualmente, il collettivo sta raccogliendo i fondi necessari e, dopo la costruzione delle macchine, partiranno delle campagne di pulizia del territorio per reperire e “nobilitare” la materia prima declinandola in oggetti.

“Pensiamo che si debba tornare a economie di piccola scala legate al territorio e a imprese sociali”, spiegano, “il cui scopo non sia il maggior profitto, ma produrre in maniera responsabile ed etica ciò di cui la comunità ha bisogno; che si debba ristabilire il legame morale e affettivo con il prodotto del proprio lavoro”. Riuso, riparazione e riciclo, dunque, sono le parole d’ordine del collettivo che, sottolinea, “non intende solo occuparsi di progetti artistici e artigianali, ma cercare soluzioni per attuare piccole rivoluzioni circolari nella nostra comunità”.

Non è dunque, un semplice slancio creativo (anche se di arte e bellezza in questo virtuoso progetto ce ne sono tante), ma piuttosto la possibilità di prendere parte a una piccola-grande rivoluzione attraverso gesti concreti e semplici.

La chiamata alle armi per quello che loro stessi definiscono “il progetto ecologista e no profit più folle del momento” è rivolta a tutti: designer, videomaker, web content editor visionari, artigiani e artisti alternativi; appassionati di meccanica che non possono vivere senza smontare e rimontare le cose e chiunque abbia voglia di impegnarsi per una giusta causa.

Tenendo bene a mente che il problema dell’inquinamento non può più essere considerato una “passione ambientalista”, una particolare sensibilità individuale, una puerile inclinazione new age, spesso derisa e schernita, bensì un problema globale con il quale è necessario fare i conti oggi, e non nelle prossime generazioni come si credeva fino a poco tempo fa.

Per ricordarlo, forse, è bene sapere che: 5 grammi, la quantità contenuta in un cucchiaino, è la dose giornaliera di plastica che ogni essere umano ingerisce al giorno. Può bastare per sostenere il progetto?

Per saperne di più e sostenere il progetto visita il sito Precious Plastic Salento e visita la pagina instagram e Facebook

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