Gli scatti del dolore

Il volume, tra le altre foto note e familiari, raccoglie le immagini del fenomeno “magico-religioso” salentino in gran parte destinate agli studiosi di etnografia, tra scatti inediti e aneddoti.

Lo sapevamo, ce lo hanno raccontato e lo abbiamo letto e studiato, quello che accadeva i giorni di San Paolo a Galatina negli anni cupi del tarantismo. Ma sfogliare il nuovo libro di Maurizio Agamennone e Luigi Chiriatti, Le spose di San Paolo. Immagini del tarantismo, è comunque un colpo al cuore perché il volume, tra le altre foto note e familiari, raccoglie le immagini del fenomeno “magico-religioso” salentino in gran parte destinate agli studiosi di etnografica, etno-antropologica e musicologica, risalenti a quella prolifica stagione di ricerca e documentazione che ebbe inizio sulla scia dell’epica spedizione di de Martino. Ma non solo.

Grazie allo sguardo e all’analisi dei due curatori, svincolate dalla loro originaria funzione documentaria, oggi quelle foto restituiscono la drammatica potenza del rito e riconoscono il merito- rio lavoro dei fotografi sul campo: non meri operatori tecnici ma autori di scatti filtrati da soggettive sensibilità. Si viene così a sapere che poco prima delle famose immagini di Franco Pinna al seguito di de Martino, a puntare per prima l’obiettivo sulle “spose di San Paolo” fu Chiara Samugheo, appena diciannovenne, “con esiti sorprendenti e una potenza narrativa considerevole”, scrive Agamennone.

Fu lei a cogliere prima di tutti gli altri i “topoi rituali del tarantismo” ma, anche, a soffermarsi sulla sofferenza che circondava queste donne: “i cuscini bianchi sparsi ovunque per attutire cadute e appoggi maldestri sul capo; il soccorso e la tenerezza di parenti e famigliari, silenziosi e consapevoli”. Al capitolo dedicato a Chiara Samugheo seguono quelli che raccolgono le foto di Franco Pinna, Annabella Rossi, Fernando Ladiana, Paolo Longo, Carmelo Caroppo, Paolo Albanese e Paola Chiari, Luigi Chiriatti. Fino agli anni Ottanta, quando il fenomeno andava affievolendosi e davanti alla piccola cappella di palazzo Tondi-Vignola, le tarantate arrivavano sempre più diradate e in auto. A completare il volume è una raccolta delle pagine “Dai giornali del tempo”. Tra queste quelle da “Cinema nuovo” (10 gennaio 1955) con l’impressionante titolo “Le invasate”.

MAURIZIO AGAMENNONE
E LUIGI CHIRIATTI
(A CURA DI)
LE SPOSE DI SAN PAOLO IMMAGINI
DEL TARANTISMO
PP. 202, EURO 22 KURUMUNY

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