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domenica, Settembre 24, 2023

San Giuseppe a Copertino

Si dice che potesse volare, San Giuseppe, chiudere gli occhi e sollevarsi dal suolo. In estasi mistica, immaginava di avvicinarsi a Dio che forse, nel suo cuore di eterno bambino, era come un nonno clemente, tra le cui braccia correre a rifugiarsi, quando il mondo degli uomini là fuori sembrava troppo duro. Lo canzonavano, i compagni, lo chiamavano “Pippi boccaperta”, perché lo sorprendevano troppo spesso perso nei suoi pensieri, a bocca aperta, chissà dove. Era il pazzo di Copertino, e i genitori l’avevano addirittura riti- rato da scuola. Chissà cosa direbbe San Giuseppe se lo sapesse, che oggi la sua città è quella “del santo dei voli” e la stessa porta del castello è un arco di trionfo in suo onore.

San Giuseppe si festeggia in sordina quest’anno, con un programma ridotto che tuttavia si fregia della presentazione in anteprima nazionale del libro “Il santo dei voli e l’avvocato del diavolo” (edizioni Tau), di Vincenzo De Gregorio, sulle osservazioni di Prospero Lambertini nella causa di canonizzazione di Giuseppe da Copertino, venerdì 18 alle 18.30 in piazza Umberto I. Durante i tre giorni, la città è rischiarata dalle luminarie, che ingioiellano il santuario nel centro storico, e allietata dagli spezzoni di banda da giro per le strade.

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