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Diritti umani, diritti di tutti: Maipiùmoria

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Feriti, intossicati, lasciati senza riparo, cibo e cure. È accaduto a migliaia di migranti, tra i quali anche bambini, ospiti del campo profughi più grande d’Europa, a Moria, sull’isola greca di Lesbo, distrutto da un incendio scoppiato nella notte tra l’8 e il 9 settembre. Un luogo già sovraffollato, inadeguato a un’accoglienza degna di questo nome, dove in tempi di covid era impossibile mantenere le norme minime di prevenzione del contagio, distanziamento e igiene. Le fiamme hanno bruciato effetti personali, documenti, medicinali ma andati in fumo anche i diritti umani fondamentali.

Per questo a Lecce, al Convitto Palmieri, in concomitanza con la Giornata nazionale per le vittime dell’immigrazione, sabato 3 è in programma un’iniziativa promossa da Fondazione Emmanuel, Terzo Millennio e Camera a Sud Aps e alla quale hanno aderito numerose associazioni e realtà locali, per gridare #maipiùmoria. Una manifestazione per tenere accesi i riflettori sulla vicenda, contro le politiche europee in tema di diritti umani dei rifugiati e dei migranti, che tradiscono i valori espressi nelle varie Costituzioni nazionali, nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, imponendo il confinamento di centinaia di migliaia di persone in condizioni disumane, in luoghi come Moria che tolgono loro dignità e speranza.

Alle 18.30 si apre con la coreografia di Chiara Greco, seguita dagli interventi di Andrea Pignataro, presidente di Terzo Millennio, Alberto Maritati, magistrato e politico impegnato per la difesa dei diritti umani, Nawal Soufi, attivista internazionale e autrice de “L’Angelo dei profughi” e Andrea Gabellone, giornalista e direttore di Leccesette con il suo fotoreportage “La notte d’Europa”. Muna Khorzom, attivista internazionale per i diritti di migranti e rifugiati presenta un “Ponte di solidarietà”, progetto che mira a organizzare corridoi umanitari da Lesbo. Chiude la serata un flash mob silenzioso. C’è anche una mostra fotografica all’ex Convitto Palmieri, “MigrEye”, gli scatti di Mauro Raffini sulle migrazioni di ieri e di oggi. Info: 349/3407651.

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