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Bicicletta, che passione: il Salento pedalato

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Errando s’impara, insegnavano a scuola. Ma ciò che non era chiaro, spesso anche agli stessi pedagoghi, era che il significato di quell’errare non andava cercato tanto nello “sbagliare”, quanto nel “viaggiare”. Sì, viaggiare. Se poi il viaggio avviene in bicicletta, tanto di guadagnato, ché il territorio lo si conosce più a fondo, evitando le buche più dure, respirandolo, osservandolo e ascoltandolo, inebriandosi dei suoi colori e profumi, scaldandosi col sole e bagnandosi di pioggia.

Roberto Guido, giornalista di lungo corso e cicloamatore, è l’autore della guida “In bici sui mari del Salento”, percorso in cinque tappe (da Lecce a Otranto, da Otranto a Santa Maria di Leuca, da Santa Maria di Leuca a Gallipoli, da Gallipoli a Manduria, da Manduria a Lecce) lungo oltre duecento chilometri di costa salentina, tra spiagge sabbiose, scogliere, baie, faraglioni, insenature, rocce, fiordi e porticcioli. Un vero e proprio manuale dedicato agli amanti del turismo lento ma… non lentissimo. Nel volume, gli spostamenti vengono descritti minuziosamente, partendo dalle specifiche tecniche (dislivello, fondo stradale, traffico) e soffermandosi poi su descrizioni più emozionali e non risparmiandosi nella denuncia scellerate scelte urbanistiche o privatizzazioni selvagge.

Un particolare della copertina del libro

Via, dunque, dal piccolo borgo fortificato di Acaya verso l’oasi Wwf delle Cesine, “spiaggia selvaggia sferzata dal vento”; l’area archeologica di Roca Vecchia, dove rivivere una delle più antiche battaglie della preistoria Europea; la baia delle Orte, che dicono prenda il suo nome dal latino “ortor”, a indicare il punto dove sorge il sole; il blu cobalto della grotta Zinzulusa; il panorama selvaggio delle grotte Cipolliane. E poi risalendo la costa occidentale, in direzione della costruzione circondata dalle acque di Torre Pali; la Baia dei Diavoli, che deve il suo nome al leggendario sbarco dell’esercito di Pirro con cavalli ed elefanti; la Salina dei Monaci, da anni regno dei fenicotteri rosa; e infine l’ultima tappa, l’unica completamente nell’entroterra, tra vigneti e cappelle rupestri. Non resta che montare in sella, dosando sforzi e pedalate, rallentando per poi accelerare, con un ritmo fluente. Senza strappi.

https://www.facebook.com/caroli.hotels/videos/3758412554234097/

Per il lancio è stato realizzato un road movie, girato da Roberto Rocca nei giorni scorsi in un ciclotour organizzato in collaborazione con Caroli Hotels.

In bici sui mari del Salento - Alla scoperta delle 20 spiagge più belle della Puglia. PP. 168, EURO 14.50. Ediciclo Editore.

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