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A passi d’arte, nel segno di talento e creatività delle accademie d’Italia

L’Accademia di Belle Arti di Lecce ospita una mostra diffusa per il Premio nazionale delle arti. “Created in Italy” il titolo dell’edizione.}

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Sono più o meno 250 le opere, cinque i contenitori che le ospitano, sei i Paesi di origine degli artisti. Il fil rouge che lega tutto è la celebrazione del brand “Italia” interpretato da giovani artisti che hanno partecipato a un concorso nazionale riservato agli studenti delle Accademie di Belle Arti e dei Conservatori.

La 16esima edizione del Premio nazionale delle arti, promosso e bandito dal Ministero dell’Università e della Ricerca, è ospitato dall’Accademia di Belle Arti di Lecce, la più antica della regione, che per l’edizione ha scelto il titolo “Created in Italy”.

Non “made” quindi, ma “created”, per accendere un faro sull’importanza dell’atto creativo e non solo sul fare. Perché dietro al fare ci sono prima ingegno, energia e fantasia, che sono da sempre i valori distintivi del nostro Paese e delle nostre istituzioni dell’Alta Formazione artistica, musicale e coreutica.

Le opere, in esposizione in forma diffusa nel centro storico di Lecce dal 18 novembre al 16 dicembre, sono state selezionate da diverse commissioni nominate dal Ministero e provengono da tutte le Accademie e i Conservatori italiani, e da studenti stranieri provenienti da Ucraina, Moldavia, Cina, Lettonia e Russia.



“Le Accademie hanno fatto un grande passo in avanti ottenendo finalmente la possibilità di fare ricerca”, dichiara il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Lecce Nicola Ciracì, “ma soprattutto hanno il dovere di comunicare la propria conoscenza, di renderla visibile e fruibile come hanno il dovere di accompagnare i propri allievi al mondo del lavoro. Il Premio nazionale delle arti rappresenta tutto questo: la sintesi del diritto alla conoscenza, ma anche il dovere del fare e del formare”.

I contenitori sono tra i più architettonicamente belli della città e ospitano le opere divise per tema: gli antichi spazi dell’Accademia di Belle Arti, un tempo convento domenicano di San Giovanni d’Aymo, accanto a Porta Rudiae, accoglie tra il piano terra e il primo piano arti grafiche, fotografica, videonarrazione, videoinstallazioni, decorazione, scenografia, composizioni elettroniche sonore; pochi passi più avanti, sull’altro lato di via Libertini, si ha l’occasione di entrare in quello che fu l’Ospedale dello Spirito Santo, oggi sede della Sovrintendenza, per accostarsi alle opere pittoriche.

Di fronte, al primo piano dell’ex Conservatorio Sant’Anna, ci si può immergere nelle opere interattive di Arte elettronica mentre, procedendo verso piazza Duomo, e varcando la soglia del Seminario antico, nella Sala del Buon Pastore, si possono ammirare da vicino i diversi progetti di restauro in mostra. A passi d’arte si arriva poi al Must, Museo storico Città di Lecce (in via Degli Ammirati), che al piano terra abbraccia le opere di scultura.



“L’Accademia di belle arti di Lecce”, aggiunge il direttore Nunzio Fiore, “ha scelto il museo diffuso come modello espositivo; un cammino urbano nel centro della città di Lecce punteggiato da arte, storia ed emozioni. Il concept artistico è legato ai curricula studiorum delle istituzioni di alta formazione e Created in Italy non è soltanto l’indicazione di una provenienza geografica, ma soprattutto il segno di una appartenenza intellettuale, capace di identificare l’intera esperienza professionale di artisti, artigiani e designer attraverso la valorizzazione dei beni intangibili”.

L’inaugurazione e la premiazione delle creazioni in concorso sono, invece, al teatro Apollo di Lecce, venerdì 18 alle 10.30, alla presenza della Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Per il pubblico la mostra è aperta da sabato 19.

Alle 11 sezioni a concorso, si aggiungono tre premi speciali in denaro, come contributo alla ricerca artistica, per la sezione “Arte e legalità”, in memoria dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a trent’anni dagli attentati in cui persero la vita.

L’occasione è quella di gettare uno sguardo sul grande fermento creativo italiano che anima le aule delle Accademie, lì dove l’arte viene “nutrita”, il talento reso libero di esprimersi e l’iniziativa creativa incoraggiata.

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