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La Notte di Fiorella. Con la Mannoia, la Taranta è donna

Da Aremu cantata da Brunori a Lu ruciu de lu mare per Arisa fino a Pizzica di Aradeo affidata a Tananai. Sul piazzale degli Agostiniani di Melpignano è tutto pronto per il Concertone

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Da divertita interprete nel 2016, a concertatrice, Fiorella Mannoia torna alla Notte della Taranta, sabato 26 agosto a Melpignano, attesissimo appuntamento dell’estate, progetto culturale sostenuto dalla Regione Puglia e Puglia Promozione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina e Istituto Diego Carpitella.

E se all’epoca l’aproccio fu più “leggero”, a piedi scalzi e nel suo stile inconfondibile di movenze e voce, sdesso, l’amata interprete e cantante romana arriva nella veste di maestra concertatrice della 26esima edizione dell’evento, fortemente voluta dalla Fondazione Notte della Taranta, insieme agli ospiti Arisa, Tananai e Brunoris Sas.

“Ascoltare queste canzoni è trascinante, sono ritmi che ti fanno ballare, se entri nelle pieghe come ‘Ferma zitella’, tutte hanno l’interno tema lavoro, sfruttamento lavoro, matrimoni obbligati, donne abusate” dichiara Fiorella Mannoia “All’interno c’è sempre una sorta di malinconia e questo accade un po’ in tutta la musica popolare. C’è questa disperata allegria, bisogna avere l’opportunità di entrarci dentro”. 

la prova generale

È la quarta donna a dirigere il Concertone, dopo la Consoli, Andrea Mirò nel 2018 e Madame (in coppia con Enrico Melozzi) nel 2021. E già da subito, al momento della sua ufficializzazione, ha rimarcato come il suo intento fosse quello di voler fare un’edizione “al femminile”, iniziando dalla scelta dei brani, annunciando una selezione di canti che raccontano storie di donne.

Il manifesto è probabilmente contenuto in “Fimmene Fimmene”, il brano della tradizione che viene riscritto per evidenziare le emergenze attuali “per chi non ha la libertà di parola e speranze più non ha, e per ogni donna rispetto e libertà ovunque. Donne siamo e come alberi cantiamo, rami e radici forti noi abbiamo”.

Ad affiancarla, musicalmente, il produttore Carlo Di Francesco e il direttore d’orchestra Clemente Ferrari: a loro il compito di predisporre il lavoro in stretta sintonia, ovviamente, con l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta che, dal 2021, dopo la scomparsa di Daniele Durante, si occupa ufficialmente della direzione artistica. E, ovviamente, il corpo di ballo, sulle coreografie di Francesca Di Maio.

Arisa durante le prove di venerdì 25

E se il lato femminile sarà predominate, sul fronte dei testi come su quello degli ospiti su quello propriamente musicale la Mannoia non ha mai nascosto di pensare a una Taranta d’impatto, con le percussioni al centro e in bella evidenza, che diano risalto alla sua idea di “meticciato” sonoro e ritmico e che, ovviamente, coinvolgano appieno la piazza.

Che già si annuncia, come consuetudine, con numeri da record, quelli di un evento che, pur cambiando declinazioni, sfumature, arrangiamenti e visioni dei vari maestri concertatori che si sono succeduti, non ha mai mancato l’appuntamento con la straordinaria partecipazione nel piazzale degli Agostiniani, popolato già dal pomeriggio, con la centro il grandissimo palco e la scenografia su progetto di Marco Calzavara, con 240mq di videowall sui quali prenderà vita la progettazione grafica dei visual che racconteranno in immagini suoni e ritmi della  notte più attesa dell’estate pugliese.

La scelta dei brani è frutto di una ricerca approfondita sulla bellezza del dialetto e delle lingue minoritarie. Brunori Sas (“È importante portare avanti l’identità, ma anche l’ibridazione, perché solo così si può ottenere qualcosa di più bello. Se riusciamo a mescolarci, a capire le ragioni dell’altro è meglio per tutti”) interpreterà “Lule Lule” in arbereshe e “Aremu” in grico, mentre Tananai canterà “Ri lo la la” in grico e “Pizzica di Aradeo” in dialetto salentino. Ad Arisa è affidata “Ferma Zitella” e “Lu ruciu de lu mare”, due brani simbolo del repertorio dell’Orchestra Popolare.

Brunori, sempre durante la prove generale in piazza

Storie di donne, tra passato e futuro, e “ruolo delle donne nella musica popolare”, sono anche al centro delle coreografie dei 10 quadri pensati da Francesca Romana Di Maio, ballerina e coreografa, già collaboratrice della Mannoia ma anche di altre star internazionali, proprio sulla base dei testi scelti dalla maestra concertatrice e messi in scena dal Corpo di Ballo, dal 2016 parte integrante dello spettacolo.

Da non perdere il preconcertone, dalle ore 20, con il cantore Rocco Borlizzi accompagnato da un volto ensemble e i Nidi D’Arac insieme a Mundial, per una performance musicale inedita che unisce due diverse generazioni di artisti e sperimentatore musicali.

Inizio Concertone ore 22.
Programma complreto pre-Concertone e ospiti su lanottedellataranta.it

 

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