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Dalla Puglia all’Albania: Fondazione Emmanuel per il bene di donne e bambini

Si è concluso a Natale, in Albania, il progetto di cooperazione internazionale “Të Kujdesemi”, realizzato da Fondazione Emmanuel Don Francesco Tarantini per le Migrazioni e il Sud del Mondo e Regione Puglia, rivolto a donne e bambini

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Il senso è tutto nel nome del progetto, “Të Kujdesemi”, che tradotto dall’albanese significa “prendersi cura”. È quanto ha fatto la Fondazione Emmanuel Don Francesco Tarantini per le Migrazioni e il Sud del Mondo con la Regione Puglia (Sezione Relazioni Internazionali) attraversando l’Adriatico per occuparsi dei bisogni primari di donne e bambini delle aree più povere di sette villaggi dell’Albania settentrionale.

 

Un progetto di cooperazione internazionale, che ha coinvolto sette villaggi (Beltoje, Ashte, Kosmac, Stajke, Shelqet, Bushat, Malihebe) del Distretto di Scutari, avviato nel giugno del 2022 per rispondere ai bisogni primari di minori e donne: carenza di servizi igienico-sanitari; difficoltà di accesso all’istruzione di base; carenza di operatori specializzati nell’accoglienza e supporto psicologico; scarso livello di igiene e nutrimento dei minori; strutture non adeguate per attività laboratoriali e ludico-ricreative; violenza domestica ed estrema povertà.



 

Nei 18 mesi di interventi volti al sostegno e all’inclusione nel contesto sociale e culturale del Paese, di donne, una ventina di giovani madri, e di circa 60 minori in condizione di fragilità e vulnerabilità, l’obiettivo è stato quello di garantire, in particolare, il diritto allo studio e alla salute attraverso il supporto e l’ampliamento delle attività che quotidianamente vengono svolte dal Centro diurno “Angela Clerici”, unico punto di riferimento, attivo dal 1993 e gestito dalla Fondazione Shtepia Angela Clerici në Mbrojtje të Jetës.

 

Gli operatori della Fondazione Emmanuel hanno messo in campo diversi per raggiungere gli obiettivi: dall’erogazione di servizi di base igienico-sanitari affiancata ad attività di sensibilizzazione per la prevenzione e la cura igienico-sanitaria alla formazione di cinque operatori del Centro grazie ad un'equipe multidisciplinare che offrirà strumenti per la conoscenza dei diritti umani e la trasmissione dei valori di solidarietà, convivenza pacifica e cooperazione. Inoltre è stato implementato il “Centro ascolto” per individuare i bisogni espressi e latenti presenti sul territorio strettamente e sono state realizzate e attività laboratoriali per giovani donne volte al recupero delle tradizioni e con il fine di stimolare l’interazione, l’integrazione e lo sviluppo di capacità e competenze specifiche oltre che sociali e relazionali. Durante le attività laboratoriali di sartoria, inoltre, sono stati realizzati numerosi manufatti. In particolare, delle graziose borse, che sono state successivamente rifinite in collaborazione solidale dalle sartorie della Fondazione Emmanuel di Lecce (Sono acquistabili contattando la segreteria della Fondazione: 0832/358390).


 

Il percorso è giunto a conclusione con un evento finale, alla vigilia di Natale, alla quale hanno partecipato i bimbi che frequentano il Centro, i genitori e rappresentanti delle istituzioni locali: un festoso momento all’insegna della condivisione e della partecipazione, con i piccoli destinatari del progetto e le relative famiglie. La fine di un percorso intenso e virtuoso, ma anche un nuovo, e più strutturato inizio, per le attività del centro.

 

 

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